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Il progetto liturgico   versione testuale
Il rapporto tra poli liturgici e assemblea è il tema nodale dell’architettura della chiesa.
La pianta dell’edificio e la disposizione dei fedeli adottano uno schema a croce greca, al cui centro è collocata l'articolata pedana con l’altare, l'ambone, la sede e - a fianco - il fonte battesimale. Il nitido modello geometrico non determina, tuttavia, una planimetria rigidamente bloccata. I quattro bracci della croce sono infatti sfalsati a due a due, consentendo di tracciare quattro assi tangenti la pedana centrale e aperti verso l'esterno della chiesa, sottolineati da tagli volumetrici e luministici che dinamizzano lo spazio assembleare: verso nord e verso ovest si aprono gli ingressi, a est il collegamento con le opere parrocchiali, a sud la cappella con la statua mariana.
La grande mensa eucaristica è collocata sotto il lucernario cruciforme che copre l’intera crociera, considerato dal progettista come l'espressione della mediazione tra Dio e l’uomo (Campodonico 1983, p. 65). La pedana presbiteriale, pur esprimendo una forte concentrazione dei poli liturgici, è attentamente disarticolata per aree e livelli, in modo da non creare sovrapposizione visiva e simbolica tra i suoi diversi fuochi. Se l’altare occupa la posizione centrale, l'ambone e l’ampia panca  per il presidente e i ministranti costituiscono un manufatto unitario e possente, parallelo alla chiusura del capocroce che separa l'aula dalla cappella eucaristica e dalla sacrestia: quattro alzate sollevano l'ambone e lo rendono il punto più elevato della crociera, caratterizzato dall'ossimoro tra la pesante solidità del parapetto in calcestruzzo e l'ardito sbalzo che lascia a vista la rampa di salita. Nella parete di chiusura orientale del capocroce è collocato, a destra, il tabernacolo 'passante', ossia fruibile sia dall’aula principale, sia dalla cappella dell’adorazione. Questa può avere anche la funzione di cappella feriale, officiabile ad un altare cubico centrale.
Tra le due penisole che costituiscono la pedana centrale (altare e ambone/sede) è collocata, a un livello più basso, l’ampia vasca battesimale, in una posizione ottimamente visibile che esprime la forte riscoperta postconciliare della dimensione comunitaria dei riti dell’iniziazione, pur senza sovrapporsi o confondersi con gli altri poli adiacenti. Su un'ulteriore penisola frontale della pedana - probabilmente pensata come punto per l'animazione dell'assemblea - è collocato un leggio per la Parola, rivolto verso i fedeli. A sinistra, si dispone il coro (alla testata del braccio, la cantoria dell'organo a canne).
Il cuore del progetto è, in sintesi, costituito dal misurato equilibrio tra il sistema delle pedane centrali e la disposizione cruciforme dell'assemblea: “L’impostazione di quest’opera rifiuta coraggiosamente quel consueto stilema grammaticale che interpreta la compagine accorpata dei fedeli come componente fondamentale per costruire quell’ ‘unità’ della cuncta familia dei fortemente perseguita dai movimenti conciliari, e tenta di ottenere la comunanza di partecipazione all’azione liturgica non appunto con un accorpamento sic et simpliciter dell’assemblea, ma attraverso la forza di coesione indotta da una particolare tensione centripeta dello spazio; superando una situazione puramente distributiva, perviene al risultato perseguito utilizzando la forza di una legge architettonica legata al fenomeno dello spazio” (Gresleri 1984, p. 52). Il dimensionamento più contenuto delle pedane rispetto al progetto iniziale consente attualmente un'immediata prossimità dei fedeli all'altare.
Di grande interesse è il luogo del sacramento della riconciliazione: agli incroci occidentali dei bracci della croce vengono ricavati due ambienti ad uso confessionale, riservati ma luminosi, ciascuno affacciato su un hortus conclusus  posto tra le pareti dell’aula cruciforme e il perimetro quadrato che la rinchiude. Analoghi spazi si trovano agli altri due angoli dell'edificio, presso vani utilizzati per ufficio e incontro, andando a comporre un insieme di quattro giardini, recintati da alte mura secondo la tradizione mediterranea e coltivati con piante fiorite, ortaggi, ulivi e cipressi: spazi di meditazione per chi fruisce dei confessionali, ma anche - grazie alle chiome degli alberi -richiamo per la curiosità dei passanti, invitati a scoprire, oltre il recinto protettivo in cemento, le 'delizie' di spazi intimi e vitali.
 
Rapporto tra fonte battesimale, altare e assemblea
Rapporto tra fonte battesimale, altare e assemblea
Orto-giardino per la riflessione, di fronte a uno dei due confessionali
Orto-giardino per la riflessione, di fronte a uno dei due confessionali
Orto-giardino all'angolo nord-est della chiesa, visto dall’esterno del recinto
Orto-giardino all'angolo nord-est della chiesa, visto dall’esterno del recinto
Confessionale, aperto verso uno dei giardini interni
Confessionale, aperto verso uno dei giardini interni
Il passaggio tra il confessionale e lo spazio di orto-giardino per la riflessione
Il passaggio tra il confessionale e lo spazio di orto-giardino per la riflessione
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