«... il tempo, scorrendo, insegna molte cose. Dopo qualche anno siamo arrivati a vederci chiaro: non risolveremo i problemi dellarte sacra. Né noi, né alcun altro. Lo ripeteremo candidamente: i problemi dellarte sacra sono i problemi della cristianità. Nel momento in cui lo si capisce, si è colto lessenziale; i mali dellarte sacra sono i mali della cristianità diventati visibili come ferite che compaiono su un volto. La Chiesa non ha bisogno di riformatori, la Chiesa ha bisogno di santi, scriveva Bernanos. Lo stato presente dellarte sacra ci giudica tutti, congiuntamente, indissolubilmente: realtà viva, mutevole, alla quale siamo tutti legati anima e corpo, dal Sommo Pontefice fino allultimo dei sacerdoti e dei battezzati.... Un popolo ha sempre artisti che merita. La rinascita o la morte dellarte cristiana non è in prima istanza una questione di arte». (pag. 119)