|
|
|
|
|
|
Area Riservata per gli incaricati diocesani
|
|
|
Le responsabilità, le scelte
La stretta lingua di terra pianeggiante che costeggia il litorale, attraversata longitudinalmente dalle infrastrutture di comunicazione, negli anni Sessanta è coinvolta da processi di espansione e densificazione dei tessuti residenziali, sulla base di un'anonima griglia viaria parallela alla costa. Per la cura pastorale del nuovo quartiere, compreso tra il porto e i contrafforti delle alture dell'entroterra, il vescovo di Chiavari mons. Luigi Maverna costituisce la Vicaria Autonoma di Maria Madre della Chiesa il 30 settembre 1967 (eretta in parrocchia il 22 agosto 1968), smembrandone il territorio dalla Parrocchia di Santo Stefano; la sede provvisoria è presso un edificio in via degli Orti. Primo parroco della parrocchia, fino al 1997, è mons. Romano Ferroggiaro. Il complesso definitivo di chiesa e opere pastorali viene realizzato a poca distanza, su un isolato parallelo al tratto urbano della via Aurelia (via Previati) e all'adiacente ferrovia litoranea. Il progettista incaricato, nel 1972, è Guido Campodonico, giovane architetto di Chiavari che aveva appena ultimato la chiesa parrocchiale di San Paolo di Pila nella periferia della vicina Sestri Levante; dall'avvio del cantiere della nuova chiesa fino ad oggi Campodonico ha continuato a seguire le vicende costruttive e manutentive del complesso, in sintonia con i parroci che si sono succeduti nella cura pastorale della parrocchia.
|
stampa paginasegnala pagina |
|
|
|